La stanza di Sherlock

Doyle: il fumetto – Recensione

La prima puntata del nuovo progetto editoriale firmato dall’editore Cronaca di Topolinia è finalmente arrivato dopo la gustosa preview del Marzo scorso.

Quando ho chiacchierato con Daniela, Elena ed Eva di questo progetto, ho capito che mi sarebbe piaciuto.
Doyle nasce dallo studio e dalla passione per il mondo di Sherlock ma anche (e soprattutto) per quello del fumetto, anche perché la responsabilità che queste tre ragazze si sono prese nel mettere piede nel mondo sherlockiano, non è poca. Ci vuole un po’ di coraggio, va detto.
Il mondo degli “sherlockian”, infatti, non è sempre “morbido” o accomodante, l’ho sperimentato io stessa addentrandomi nei suoi meandri: un piccolo errore o una mancanza possono essere fatali, pur essendo questo sempre e solo un divertimento, ma per alcuni un divertimento molto, molto serio. Eppure per “Doyle” è andato tutto bene, fiuuu! La storia c’è, i disegni non si allontanano dalle atmosfere che ogni amante di Holmes ha ben impresse nella mente e la storia sembra sempre troppo breve ed è forse solo questa la pecca di questo fumetto: vogliamo sapere come va a finire e aspettare l’uscita degli album è una passione (speriamo che alla fine ne venga realizzata una versione “compattata” da leggere tutta di seguito).

Sherlock e Doyle dialogano in una scena conclusiva del fumetto

La storia vede protagonista il giovane dottor Doyle alle prese con un’indagine che coinvolge un avvocato trovato morto in circostanze non del tutto chiare.
Il dottore affianca il giovane e americanissimo ispettore Truman ma insieme a loro, o meglio insieme a Doyle, c’è anche Sherlock in forma di consigliere/fantasma “persecutorio”, come lo definisce la stessa Daniela Zaccagnino, sceneggiatrice del fumetto.
La vicenda vedrà i due addentrarsi in vicende legate all’occultismo e al gioco d’azzardo, fra visioni, sedute spiritiche, scommesse e vendette.

La copertina del numero di Cronaca Comics di Marzo che ospita le prime mosse del fumetto “Doyle”, in copertina.

Che cosa mi piace di questo fumetto? Certamente la cosa più riuscita è la relazione fra Dolye e Sherlock: l’idea di fare di Doyle il vero protagoniste e di Sherlock una sorta di sdoppiamento della mente del dottore è interessante e originale. Pur non togliendo nulla della forza del personaggio di Sherlock, presenta una nuova chiave di lettura che si intreccia anche con la realtà, dato che Doyle venne davvero interpellato per risolvere alcuni casi come consulente (una di queste vicende viene narrata nel libro “Arthur e George” di Julian Barnes, edito da Einaudi).

Veniamo al sodo: dove lo potete comprare? Sul sito dell’editore, prima di tutto (costa euro 6,90), anche in versione super delux con cofanetto per collezionisti impenitenti, oppure nei prossimi giorni anche al Lucca Comics dove potete fare un salto allo stand dell’editore per sfogliare anche le altre novità del suo catalogo; infine “Doyle” sarà distribuito nelle migliori fumetterie d’Italia.